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Comune di RomaPalazzo Senatorio

Descrizione

Comune di Roma - Palazzo Senatorio
Area del grande Campidoglio restauro delle stanze di Palazzo Senatorio ricomprendente affreschi trecenteschi e loggiato medioevale rinvenuti nella Torre di Bonifacio IX.

I lavori di restauro di alcuni ambienti della Torre di Bonifacio IX del Palazzo Senatorio seguono gli interventi di consolidamento strutturale dei solai e delle volte durante i quali sono emersi elementi architettonici ed artistici risalenti ad una fase precedente l’intervento seicentesco del Della Porta su progetto di Michelangelo. Già a partire dalla fine dell’800 erano stati rinvenuti elementi precedenti al 500.  
L’intervento si propone di riportare alla luce e valorizzare tutto il palinsesto murario che caratterizza gli ambienti oggetto di intervento sino agli interventi michelangioleschi.
Si è riportato alla luce il paramento murario nella sua interezza al fine di leggere tutte le stratificazioni e le trasformazioni sino al periodo michelangiolesco. Il rilievo materico effettuato ha permesso di decifrare gli interventi nel corso dei secoli, attraverso la presenza di materiali e tecniche differenti che hanno contraddistinto le trasformazioni dell’edificio dal medioevo ai giorni nostri.

Il Palazzo Senatorio di Roma, in Campidoglio, nasce a metà del XII secolo sulle rovine dell’antico Tabularium – sorto in età repubblicana per custodire le tabulae bronzee con le leggi e gli atti ufficiali dello stato romanoquale sede del neonato Comune di Roma e del suo più alto rappresentante, ovvero il Senatore, responsabile dell’amministrazione della giustizia e degli interessi dei cittadini.

Sottoposto sin dalle sue origini a numerosi interventi, rimaneggiamenti, ricostruzioni, danneggiamenti fortuiti e conseguenti restauri, il palazzo presenta oggi una struttura molto articolata e complessa, sulla quale spicca come elemento fortemente connotativo la facciata su Piazza del Campidoglio, che come noto è frutto della risistemazione michelangiolesca, progettata ed eseguita tra la metà e la fine del XVI secolo.  

L’interesse storico verso le fasi costruttive del palazzo medievale, scaturito da casuali cadute di intonaco cinquecentesco che mettono in luce – tra il 1889 e il 1900 – alcuni tratti conservati della originaria facciata duecentesca e delle antiche decorazioni ad affresco, si inserisce nel contesto più generale di esaltazione medievale e patriottica post-unitaria che caratterizza il clima culturale italiano intorno alla fine del XIX secolo. A queste prime fasi di interventi di restauro si data la scoperta della grande porta della facciata del palazzo medievale, con arco a doppia ghiera di mattoni, e del loggiato.  

L’edificazione iniziale e le modifiche continue e costanti della fase medievale del Palazzo Senatorio si legano in modo chiaro agli eventi storici della città e alle strette relazioni politiche tra il popolo, il senato e il papato. In seguito al processo di Renovatio del Senato (1143), tradizionalmente considerato dalla storiografia come l’atto di nascita del Comune Romano, Roma si dota di una nuova sede istituzionale, occupando e ricostruendo l’antico edificio del Tabularium sul colle capitolino. Il palazzo, che da questo momento sarà noto come Palazzo Senatorio, riutilizza le costruzioni romane per impostare un complesso composto, nella fase medievale, da almeno tre corpi di fabbrica, tutti addossati tra di loro, verosimilmente con funzioni differenti non ancora del tutto chiarite. Questa iniziale sistemazione del Palazzo Senatorio, databile tra il 1143 e il 1299, sarà sconvolta prima dagli interventi quattrocenteschi, volti soprattutto a fortificare il complesso con torri-contrafforti, poi dalla risistemazione di età moderna e infine dai restauri e dagli interventi otto-novecenteschi.

Una parte del Palazzo Senatorio medievale è con ogni probabilità raffigurata da Cimabue nell’affresco dell’Ytalia che decora una volta della basilica superiore di Assisi, contrassegnata – tra gli altri – dagli stemmi della famiglia Orsini, e databile di conseguenza al periodo 1278-79, anni in cui il pontefice Niccolò III Orsini ricoprì la carica di senatore.

Committente:
Comune di Roma Sovrintendenza Capitolina

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